I tassi in aumento stanno facendo preoccupare gli italiani che devono stipulare un mutuo perché le rate, in particolare per chi ha già in essere un mutuo a tasso variabile, stanno iniziando ad alzarsi. Preoccupa anche l’annuncio da parte della BCE di un rialzo dei tassi a luglio, che sarà seguito da un altro rialzo a settembre. Quale mutuo scegliere oggi allora? Risponde l’Osservatorio di MutuiSupermarlket.it.
Come saranno i tassi dei mutui nel 2022
Siamo prossimi alla fine dell’era dei tassi negativi e che la tendenza in salita per i tassi variabili è solamente appena iniziata, mentre per i fissi è già in uno stato più avanzato. Ad esempio, il tasso fisso, ancorato all’indice IRS; è gradualmente salito in pochi mesi. E’ in risalita anche l’Euribor, a cui è legato il tasso variabile. Per ora tiene, ma le previsioni sono che torni in territorio positivo già il prossimo mese.
La media delle rilevazioni mensili dell’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso IRS a 20 anni nel mese di giugno 2022 registra un aumento dello 0,29% attestandosi a 2,13%. Il minimo negli ultimi dodici mesi è stato registrato a dicembre 2020: 0,01%.
L’analogo indice per i mutui a tasso variabile nel mese di giugno 2022 registra una media di -0,31% in aumento dello 0.08%. Il minimo è stato registrato a dicembre 2021: -0,58%.
Anche le agevolazioni per i giovani con garanzia Consap, che dovevano portare nuova linfa vitale al settore, sono state limitate nella propria efficacia dall’aumento dei tassi che ha portato tutte le banche a sospendere l’offerta di mutui a tasso fisso con garanzia consap. La motivazione? Gli Istituti di credito hanno scelto di evitare di erogare mutui a tasso fisso a margini nulli o in perdita, eliminando del tutto questo tipo di offerta.
Quali sono le banche con i tassi più bassi
Vediamo, lato banche, quali hanno i mutui con i tassi più bassi nel mese di giugno: Intesa Sanpaolo ha sospeso l’offerta a dei mutui Consap a tasso fisso e ha aumentato i tassi fissi fino a 35 punti base; Banca Popolare Pugliese ha sospeso l’offerta dei mutui Consap a tasso fisso; Banca Sella ha ridotto gli spread sui tassi fissi da 15 a 25 punti base; Credem ha aumentato gli spread dei mutui a tasso variabile da 10 a 20 punti base; Banco di Sardegna ha aumentato i tassi fissi da 20 a 50 punti base e ha aumentato gli spread dei tassi variabili fino a 19 punti base; BPER Banca ha aumentato i tassi fissi da 22 a 40 punti base; BNL ha aumentato i tassi fissi da 10 a 30 punti base e ha aumentato gli spread da 5 a 15 punti base.
Mutui, conviene scegliere un tasso variabile con cap
E’ da notare il forte aumento della quota di mutui a tasso variabile e variabile con cap registrata a giugno. Il variabile con cap è stato spinto dalla nuova offerta di mutui di Intesa Sanpaolo che prevede un cap massimo del 2,60% per i mutui con LTV fino all’80% di fatto paragonabile se non inferiore al corrispondente tasso fisso offerto dalla stessa banca. In generale, per valutare i variabili con cap non bisogna guardare solo al TAEG, è importante tenere conto della soglia cap prevista dal prodotto: infatti tanto più bassa è la soglia cap e tanto maggiore sarà la protezione offerta dal prodotto dai futuri aumenti dei tassi, garantendo un maggiore risparmio.
Fonte: Idealista