Il Superbonus, conosciuto anche come Superbonus 110%, ha rivoluzionato il panorama delle detrazioni fiscali in Italia, offrendo incentivi significativi per la riqualificazione energetica degli edifici e la promozione delle energie rinnovabili.
Con l’avvicinarsi del 2024, sorgono diverse domande sulle prospettive future del Superbonus e sulle possibili novità che potrebbero caratterizzare il suo quadro normativo.
Al centro di questa discussione emerge anche il ruolo delle ESCo, le Energy Service Company: cosa sono le ESCo? Capiamolo insieme, facendo luce su tutte le novità del Superbonus per il 2024.
Le novità del Superbonus 2024
Le novità del Superbonus 2024 segnano un grande cambiamento nel panorama degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e sismica degli immobili in Italia.
Innanzitutto, a partire dal 1° gennaio 2024, il beneficio non sarà più esteso alle villette e alle abitazioni unifamiliari, subendo inoltre una riduzione considerevole per i condomini. La percentuale di detrazione per questi ultimi, precedentemente fissata al 110% o al 90%, sarà ora limitata al 70% dopo la scadenza del 31 dicembre, a meno che le spese non siano state integralmente saldate entro la fine dell’anno.
Questo importante mutamento normativo è stato introdotto con il decreto Blocca Cessioni e la sua successiva legge di conversione, che ha eliminato la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura per interventi per i quali non sia stata presentata una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) entro il 17 febbraio scorso. Nel contesto di un settore che ha visto cessioni raggiungere i 160,7 miliardi di euro, il governo è chiamato a un nuovo intervento per preservare gli incentivi all’efficienza energetica.
L’ultima novità, però, è quella che avrà un impatto più grande sul panorama delle agevolazioni fiscali: a partire dal 1° gennaio 2025, il Superbonus per i condomini sarà erogato non più sotto forma di detrazione, bensì attraverso la collaborazione con le ESCo, Energy Service Company, società specializzate nel settore energetico.
Il percorso per l’attuazione di queste novità dovrebbe impegnare la prima metà del prossimo anno, delineando un futuro del Superbonus improntato a maggiore sostenibilità e efficienza, ma cosa sono le ESCo e come funzionerà la partnership con queste società per il Superbonus 2024?
Che cos’è un ESCo?
Le Energy Service Company (ESCo) rappresentano un elemento chiave nel contesto delle nuove disposizioni del Superbonus 2024, assumendo un ruolo di rilievo nella realizzazione di interventi di miglioramento energetico.
Si tratta di società specializzate nel settore dell’energia e il loro coinvolgimento avverrà mediante accordi stipulati con un partner tecnologico del governo, attualmente in fase di individuazione. Queste società assumono la responsabilità di implementare progetti di efficienza energetica su diversi fronti, comprese le case popolari e l’edilizia residenziale sociale.
Un aspetto cruciale di questa transizione è la limitazione dell’utilizzo della cessione del credito, che potrebbe escludere i soggetti a reddito più basso e coloro che risiedono in abitazioni condivise. Le ESCo, pertanto, svolgono un ruolo chiave nell’attuazione del nuovo scenario del Superbonus, poiché non solo si occupano dell’efficienza energetica, ma rappresentano anche un canale attraverso il quale i lavori verranno effettivamente realizzati.
Queste aziende, già al centro di una normativa consolidata, contano attualmente 1025 certificazioni da parte di Accrdia, l’Ente italiano di accreditamento.
Originariamente orientate verso grandi immobili strumentali come palazzi per uffici, le ESCo hanno ampliato la loro offerta di servizi negli ultimi anni, estendendo la loro competenza anche ai condomini. Il loro modello di business, che prevede la realizzazione di interventi chiavi in mano in cambio di un corrispettivo basato sui risparmi energetici ottenuti nel tempo, evidenzia un forte incentivo per l’adozione di soluzioni innovative e performanti nell’ambito degli impianti di riscaldamento e di efficienza energetica.
Fonte: immobiliare.it